Donati con in mano 'Campioni senza valore' |
L'organizzare una conferenza stampa nella giornata del pesce d'aprile per presentare un progetto coraggioso, innovativo e senza precedenti poteva essere alquanto rischioso in termini di credibilità.
Invece Sandro DONATI, paladino della lotta al doping da oltre un trentennio, è riuscito a rompere gli schemi con un chiaro intento: 'riabilitare' in termini di trasparenza un atleta squalificato per doping.
Con Donati sono stati chiamati a collaborare il professor Dario D'OTTAVIO (chimico), il professor Benedetto RONCI (ematologo) e Mario DE BENEDICTIS, a rappresentare la parte tecnica. Il progetto ha ricevuto il sostegno dell'associazione LIBERA di Don Luigi Ciotti, che combatte da anni la mafia.
Alex SCHWAZER è sceso a compromessi pur di ritornare a marciare: si dice che abbia vuotato il sacco sui presunti personaggi che lo hanno aiutato a doparsi prima di Londra 2012. Per Donati un'occasione ghiotta per sovvertire il sistema doping: smascherare molti personaggi ignoti e dimostrare che si può fare sport di livello anche da puliti, con un progetto responsabile e scientifico.
Non aggiungo altro a quello riferito da Mario, ma vorrei soffermarmi sull'ultima risposta data: in quelle parole c'è il senso etico e responsabile del progetto, le parole di un maestro elementare che insegna ai suoi alunni che anche dopo aver sbagliato, è giusto imparare dai propri errori.
Unico appunto: la Carta Etica FIDAL parla chiaro, quindi Schwazer non merita di andare a Rio. Ma ritengo che il senso della questione vada ben oltre una maglia azzurra: dimostrare a tutti che si può praticare sport e vincere senza aiuti chimici, ma con la sola forza delle persone giuste.
3 commenti:
Serviranno tempo, tenacia e pazienza per riaffermare lo spirito e gli ideali di Olimpia, cominciando a seminare i veri valori tra le nuove generazioni. E poi è fondamentale il contributo di tutti quelli come noi, leali, entusiasti e veri amanti dello sport.
Andrea credo che sia in buone mani: Donati e D'Ottavio sono una garanzia. Poi per Mario parla il suo curriculum e non aggiungo altro, perchè sono (chiaramente) di parte.
Ciao Marco, apprezzo sempre gli articoli che si schierano contro il doping e che parlano di Donati. Mi piace molto anche il valore trasmesso e credo nelle seconde opportunità, quando meritate.
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