lunedì 12 gennaio 2015

Campioni senza valore, l'atletica non esiste più (Carlo VITTORI)


La foto ritrae Pietro MENNEA, il più grande talento dell'atletica italiana, e il suo allenatore Carlo VITTORI, che è stato determinante nei successi del velocista pugliese. 

Il Professor Vittori ha fatto parlare di sè in occasione di un'intervista, apparsa ieri sul quotidiano torinese "La Stampa". Il tecnico non risparmia critiche per nessuno: alla nuova guida tecnica della Fidal, agli atleti militari, al 'campione' Gatlin e affronta, in maniera amara e sconsolata, la questione doping. 

Il degrado culturale che imperversa in Italia non ha risparmiato nessuno e il doping è la scorciatoia più facile per ottenere risultati e macinare soldi; a fine intervista è sconsolante leggere come anche un uomo come lui abbia perso la speranza. 

Ma è davvero questo lo sport che dovrebbe invogliare i bambini ad andare al campo di atletica?

9 commenti:

FabioG ha detto...

"Qui (in Italia, ndr) c’è il deserto. C’è stato un degrado culturale pazzesco, nessuno si è battuto a fondo per ricordare agli ignoranti che dal gesto atletico parte tutto, ne guadagnano tutti gli altri sport se rispettano l’atletica" (Carlo Vittori)
Non c'è altro da dire...

IlCorsaro ha detto...

1) è finito il sesso siccome molta gente usa la pillola blu?
2) vittori è stato uno degli artefici della riduzione dell'atletica italiana a livello delle isole samoa (sarebbe il caso che gli appassionati di endurance si interessassero anche al settore sprint...) con le sue idee errate (almeno a partire dai primi anni 80) che hanno generato pratiche di allenamento errate che tutti dovevano (e in molti casi ancora devono) seguire perchè il dogma autoritario non si discute pena l'ostracismo.
p.s. gli sprinter azzurri della staffetta degli europei 2010, pizzicati a mangiare pane e bentelan, erano allenati da vittoriani convinti.

nino ha detto...

una curiosità: si fanno ancora i giochi della gioventu alle elementari ? da bambino e li che ho scoperto la corsa.
se si continua con i tornei di playstation difficile invertire la rotta

nino ha detto...

non so ma se i bambini di oggi per i motivi piu disparati non posso far altro che starsene rinchiusi in casa non e che si puo sperare che la situazione migliori.
noi tornavamo da scuola, si pranzava e poi fuori finche arrivava il buio. ora mi sembra una cosa irripetibile

Marco Santozzi ha detto...

Grazie Fabio per il tuo commento; con una citazione di Vittori hai colto in pieno il senso del mio post.

@IlCorsaro: non stiamo discutendo dal punto di vista tecnico le capacità del coach Vittori ma il senso 'etico' delle sue parole.

@nino: purtroppo non credo esistano più i Giochi della gioventù.
I tempi sono cambiati sicuramente ma i genitori, o chi per loro, non hanno la minima voglia di 'sbattersi' per portare il proprio figlio al campo e preferiscono 'parcheggiarlo' comodamente davanti la tv o computer. Questo è un aspetto negativo dell'evoluzione tecnologica.

batmank ha detto...

Caro Marco, dovremmo ricominciare ad insegnare i valori dello Sport sin dalle scuole elementari, promuovere l'etica del lavoro, l'onestà, il divertimento e la gioia di vivere e condividere. Iniziamo noi, certo siamo lontanissimi dal nostro sogno ma è così che ci piace.

Unknown ha detto...

Sinceramente non ho capito, alla fine, quale sia il vero problema cui Vittori si riferisce. Che non sia stato piu' contattato dai vertici Fidal? Capisco che questo possa lasciare perplessi, data la sua esperienza, ma quindi? Che ci sia il doping? Quello e' un problema mondiale, non solo nostro. A me non sembra che il fatto che non si abbiano piu' 200isti da 19e72 dimostri che l'atletica italiana sia finita

Marco Santozzi ha detto...

Credo che Vittori si riferisca al fatto che, al giorno d'oggi, pochi ragazzini frequentano le piste di atletica come un tempo.

Unknown ha detto...

Capisco, allora in quel caso secondo me la colpa non e' tanto dei genitori che non vogliono sbattersi a portare i figli al campo - altrimenti questo dovrebbe essere un problema per tutti gli sport (clacio, pallavolo),non solo dell'atletica. Io vedo responsabilita' nel mancato supporto istituzionale: il fatto che i Giochi della Gioventu' non esistano piu' la dice lunga. Un allenatore d'atletica, al giorno d'oggi, per un anno di lavoro nelle scuole riceve 300 (TRECENTO) euro netti in un anno. Praticamente, un martire.

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